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ICT e risparmio

creato da Riccardo Bionducci ultima modifica 12/05/2011 11:15

di Riccardo Bionducci

Le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (Information and Communication Technology) attengono all'attuale modalità di elaborare e diffondere le informazioni che, integrando telefonia ed informatica, ha preso il nome di telematica.

Gli strumenti telematici, in quanto strumenti, possono essere indirizzati verso un percorso virtuoso o meno: con un coltello da cucina puoi preparare un buon trito per il soffritto ma anche trafiggere a morte l'odiata suocera (e — per buon peso —anche la sua figliuola, inopportunamente giunta in suo soccorso).

Qualora la gestione degli strumenti ICT sia delegata agli stessi sviluppatori di tecnologia, c'è da aspettarsene uno sviluppo per quantità: l'accessibilità diffusa si traduce in puro aumento dei traffici —  in questo caso immateriali — esattamente come, in passato, è accaduto nella movimentazione di merci e persone.

La capacità di spostamento, insensatamente, non si traduce in un risparmio di tempo e di denaro, bensì nell'ampliamento del potenziale raggio d'azione: viaggiare costa meno in termini di tempo e di soldi? Allora puoi permetterti di andare più lontano (viaggi di nozze a Mauritius anziché i classici tre giorni  a Sirmione degli anni Cinquanta). Il trasporto delle merci incide in misura minima sul loro costo al dettaglio? Ananas e papaya a gogò, invece delle "solite" mele dell'orto dietro casa.

Rimanendo in tema, per fare un esempio d'esperienza comune, la diffusione dell'uso di Short Message Service, anziché essere prospettata come concreta possibilità di risparmio (in primo luogo, per ottimizzazione del tempo, data la asincronicità del modello comunicativo), viene illusoriamente promossa sottolineandone le capacità di impiego massivo (come se l'utente comune, effettivamente, disponesse — rammentate la pubblicità? —  di una "tribù" in attesa di conoscere il verbo del capo). Diversamente potrebbero andare le cose, in caso l'attenzione della collettività fosse concentrata sul governo dei contenuti piuttosto che sulla raffinatezza dello sviluppo tecnologico degli strumenti. Così è avvenuto, in un campo non banale come quello dell'informazione geografica, con la diffusione dei servizi di localizzazione, entrati nella quotidianità di una significativa parte della popolazione mondiale. Attraverso l'uso — più o meno consapevole — di dispositivi mobili muniti di sistema di posizionamento satellitare, questa se ne può servire per: ricercare punti prossimi di interesse generale (parcheggi, ospedali, alberghi, punti di ristoro, esercizi commerciali, etc.); localizzare stazionamenti di interesse particolare (punti di ripresa fotografica, etc.) associati ad "eventi" (i fotogrammi scattati); "navigare" lungo percorsi stradali ed escursionistici e tracciare itinerari; localizzare automezzi e tracciarne gli spostamenti; e per molto altro ancora, in ragione dell'intelligenza di ciascuno. Sviluppi analoghi possono essere ragionevolmente attesi in altri campi dei servizi via-web, tutti agevolmente monitorabili sotto il profilo della qualità rispetto a parametri obiettivi, eventualmente oggetto di accordi preliminari (Service Level Agreement) tra fruitore ed erogatore.

Il web offre una gran quantità di strumenti di "autoformazione" adeguati alle esigenze di ciascuno, anche a quelle elementari del neofita, tutti liberamente accessibili: si tratta di stimolare la Comunità ad approfittarne, nell'evidenza che ad una crescita qualitativa degli Utenti non possa che corrispondere, per reazione, una crescita del Sistema d'offerta, pubblico o privato che sia.